lunedì 16 luglio 2012

Perversione da marciapiede

Con l'apertura di questo blog, mi sono ripromessa di guardarmi in faccia e affrontare tutto di me, comprese le cose disdicevoli, per cui vi confesso che:

- d'estate compro (e leggo) Diva e Donna
- il motivo principale per cui mi piace andare in UK è che posso sfondarmi di Fish & Chips
- mi piace guardare Jersey Shore
- odio Michelangelo
- pedalo sui marciapiedi

Io bramo quei bei marciapiedi larghi con l'asfalto liscio liscio. Soprattutto,  mi piacciono quelli davanti alle scuole: adoro passarci alle 8:20 così da poter impunemente svicolare tra nonni, tate e bimbi, sbeffeggiandoli tutti col potente trillo del mio campanello in un'estasi futurista di sopraffazione dell'obsoleto mezzo di trasporto a scarpa. Ah! Pedone, scansati, io sono il nuovo che avanza, la ciclista pirata che nulla teme e ogni regola di buona educazione ha in spregio!

Scusate, avevo bisogno di sfogarmi. Tutte le volte, dico tutte le volte, che si parla dei pericoli del traffico cittadino con un non-ciclista mi becco un bel "ma i ciclisti sui marciapiedi?!".
Vero, c'è chi è maleducato e prepotente ma,  c'è anche chi vive attimi di terrore sulla strada e ogni tanto ha bisogno di stemperare l'adrenalina usando passaggi protetti.
Quando lo faccio io, cerco di essere il meno invadente possibile e, se necessario, scendo e spingo. Infine, chiedo scusa e ringrazio ogni volta che qualcuno mi cede il passo.
In ogni caso questa frequentazione di marciapiedi e passaggi pedonali apre gli occhi su quanto sia difficile la vita nelle città italiane per chi si muove su ruote non motorizzate (o altri strumenti che aiutano la mobilità). Oltre alle persone in sedia a rotelle, c'è chi utilizza vari strumenti di supporto alla deambulazione e ci sono anche i bambini in passeggino. Riuscite a immaginare che complicazione è per tutti questi pedoni trovare un marciapiede senza rampa di accesso? O peggio, la rampa occupata da una macchina in sosta? E quando al semaforo freniamo all'ultimo secondo e invadiamo le strisce pedonali? Le strisce pedonali sono solitamente disegnate in corrispondenza delle rampe o degli accessi agevolati ai marciapiedi, se con la macchina o il motorino le occupiamo, obblighiamo il pedone a deviare la traiettoria sua e dell'eventuale supporto che lo aiuta a spostarsi. Fatica doppia a causa di una scorrettezza altrui.
Tutto questo l'ho notato solo andando in bicicletta perchè è vero che si va più veloce, ma quando il passaggio si fa complicato anche io ho un handicap.
In conclusione, il messaggio che vorrei che passasse da questo mio post e che noi utenti deboli della strada non dobbiamo essere in competizione, ma rispettarci e collaborare perchè una città in cui io non sono costetta a fuggire impaurita dalla strada è sicuramente un posto dove si rispettano le persone e le regole e, di conseguenza,  più sicura per tutti.
#Salvaiciclisti salva anche te!







1 commento:

  1. Volevo avvisarvi che sono ormai in remissione: oggi, complice lo scarso traffico cittadino, ho preso il cuore in mano ed ho eliminato l'ultimo tratto di marciapiede (circa 100 mt, largo e deserto ogni giorno dell'anno) dal mio tragitto. Però che brivido vedere nello specchietto retrovisore il muro di macchine che mi assaliva al verde... BRR...paura!

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